Durante il periodo di lockdown, in cui tutti gli italiani sono stati chiamati a rimanere in casa uscendo solo per motivi di comprovata necessità, gli acquisti di computer sono aumentati in modo importante.
Sono diversi i dati da cui ciò emerge in modo piuttosto chiaro, a cominciare dal fatto che in piena pandemia, quando si è stati costretti a rimanere in casa per lungo tempo, praticamente tutti gli acquisti sono “passati” attraverso la rete.
Il primo dato: un generale boom del commercio elettronico
Diverse statistiche sono quanto mai emblematiche da questo punto di vista, come ad esempio quelle presentate dall’Osservatorio eCommerce B2C di Netcomm, Consorzio del Commercio Digitale Italiano, e della School of Management del Politecnico di Milano.
Tali dati hanno messo in evidenza una crescita davvero importante degli acquisti online; bisogna premettere che l’e-commerce registra un “segno +” costante ormai da molti anni, tuttavia nel 2020 si riscontreranno dei dati davvero notevoli, quasi storici, segno evidente del fatto che la crescita sarà trainata dal lockdown il quale ha giocoforza convinto anche i più scettici ad effettuare acquisti online.
Nello specifico, si stima che il business del commercio elettronico in Italia nell’anno 2020 toccherà quota 22,7 miliardi di euro, cifra che corrisponde esattamente al +26% rispetto all’anno precedente ed è evidente che si tratti di percentuali assolutamente altisonanti.
Gli aumenti hanno riguardato in modo generalizzato tutti i settori, anche quello dei prodotti tecnologici, ecco perché sembra piuttosto chiaro il fatto che le vendite di computer online siano aumentate.
Ulteriori conferme dalle statistiche di ricerca in Google
Esiste anche un ulteriore dato che lo conferma, il quale è ancor più dettagliato, ovvero l’enorme incremento di ricerche effettuate su Google relativamente all’argomento “computer” durante il periodo di lockdown.
Come si può evincere da Google Trends, un tool che il motore di ricerca mette a disposizione per scoprire tante interessanti statistiche sulle abitudini di ricerca dei navigatori, si nota un grande incremento per quel che riguarda questo tipo di ricerche.
I dati completi, visionabili a questo link, sono inequivocabili anche nelle loro rappresentazioni grafiche: se nei mesi precedenti le ricerche riguardanti l’argomento computer si attestavano ad un Interesse nel tempo di 50 (parametro che può spaziare da 0 a 100), con l’avvento del lockdown si è registrata un’autentica impennata che ha portato più volte al raggiungimento del punteggio massimo tra marzo ed aprile.
Come “leggere” questo trend
Da un lato è vero che durante il lockdown tutti gli acquisti hanno dovuto giocoforza “spostarsi” su Internet, di conseguenza chi avrebbe acquistato dei computer in negozio si è orientato verso il web, ma questa non è certo l’unica spiegazione.
Possedere un computer durante un periodo così particolare aveva davvero una grande importanza: c’è chi grazie al PC ha potuto lavorare, chi ne ha approfittato per formarsi, chi lo ha usato per effettuare videochiamate con i propri cari e via discorrendo.
Proprio per questo motivo, dunque, è verosimile immaginare che durante il lockdown chi non aveva un computer a disposizione non ha avuto remore nel cogliere l’occasione per acquistarne uno nuovo, facendo ovviamente riferimento al commercio elettronico.
Ovviamente effettuare una ricerca in Google sull’argomento computer non significa necessariamente aver compiuto un acquisto, magari in molti casi gli utenti hanno eseguito queste ricerche per scoprire quali sono i miglior notebook, “atterrando” poi in portali specializzati quali ChimeraRevo, tuttavia non c’è dubbio sul fatto che molti di questi navigatori abbiano compiuto degli acquisti in rete.